Conclusioni

birNel mese di luglio 2015 si è concluso il progetto BI.R., un programma ambizioso che ha unito competenze, know-how tecnico e ricerca per mettere a punto tecnologie produttive sempre più evolute e green.
Obiettivo primario del progetto BIR è stato di incrementare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili in Toscana attraverso lo sviluppo e la prototipazione di impianti per l’arricchimento della componente metano nel biogas di discarica per essere impiegata efficientemente (o efficacemente) in motori a combustione interna per la produzione di energia elettrica.

Le attività di ricerca sperimentale si sono occupate in particolare di innovare gli impianti per l’arricchimento dei gas di discarica. Sono stati sviluppati e realizzati reattori statici e dinamici per i test su scala di laboratorio che hanno permesso al team di ricerca di definire la configurazione finale dell’impianto su scala reale.

I risultati:
I risultati del progetto sono stati molto positivi: il reattore statico consente di arricchire il gas inizialmente contenente 20-30% in volume di metano, fino ad ottenere il 40% ed essere così impiegabile per la produzione di energia. A questo scopo il processo utilizza una tonnellata di scorie per trattare circa 20-25 Nm3 di biogas in ingresso.

L’innovazione:
birL’arricchimento del gas è stato ottenuto grazie ad un innovativa tecnologia che consente di migliorare notevolmente il processo di carbonatazione alla base del processo di arricchimento.

Il reattore sviluppato con il progetto BI.R. consente l’arricchimento della componente metano del biogas mediante l’utilizzo di un processo di assorbimento chimico dell’anidride carbonica su residui solidi ricchi di calcio – ad esempio scorie di inceneritore, scorie di acciaieria o altri residui adatti – che porta alla formazione di carbonato di calcio e viene comunemente detto carbonatazione. Parallelamente alla cattura dell’anidride carbonica, è stato verificato, utilizzando scorie di combustione dei rifiuti, che anche l’acido solfidrico viene praticamente eliminato dal biogas.

L’impatto ambientale:
Oltre ai due principali effetti di arricchimento del contenuto di metano e riduzione della presenza di acido solfidrico, il processo realizzato offre altri due benefici addizionali: la qualità dei residui solidi utilizzati viene migliorata in termini di riduzione della cessione dei metalli; l’anidride carbonica sottratta al biogas viene permanentemente catturata e stoccata nei residui solidi stessi.

Sviluppo aziendale:
Tra le ricadute positive del progetto BI.R. c’è il consolidamento del comparto della meccanica avanzata regionale e in particolare delle tecnologie per le energie rinnovabili. Il raggiungimento degli obiettivi progettuali è stato possibile grazie alla stretta collaborazione fra industria meccanica e organismi di ricerca regionali capaci di generare innovazione e sviluppo di competenze professionali.


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